Superbonus 110% con sorpresa: niente proroga per le case singole
Fumata nera per l’ambiente e il green deal: il superbonus 110%, non trovando risorse adeguate, non è stato riconfermato nell’impianto legislativo attuale. Diversamente da quanto tutti si aspettavano, la Legge di Bilancio non lo ha esteso fino alle fine del 2023 anche per le abitazioni singole. Siamo alle solite: nuovo il Governo e nuove le regole del gioco, per l’ennesima volta. Si chiude, quindi, definitivamente l’epoca del superbonus 110%. D’ora in poi chi comprerà una casa singola da ristrutturare avrà tempo SOLO FINO AL 30.06.2022. Considerata la scarsità di materie prime e l’alta richiesta di interventi sembra del tutto inutile anche solo immaginare di investire in progetti immobiliari di questo tipo e così incerti.
Inutile dire che le polemiche si sono spese in modo amaro, anche tra le varie forze politiche, ma “così è se vi pare” perché Mr. Draghi ha deciso.
Riprendo le parole di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che ben sintetizzano anche il mio pensiero: “La sensazione è che il risparmio immobiliare sia sotto attacco, sia attraverso la predisposizione a maggiori tasse con la revisione del catasto sia mediante la drastica riduzione degli incentivi fiscali: bonus facciate e Superbonus”.
Green deal, superbonus 110% e politiche attive: qualche cosa non torna
Se nella Legge di Bilancio 2020-2021, auspicando una REALE transizione ecologica, i bonus erano stati confermati e potenziati con il Superbonus 110% e il mantenimento del Bonus Facciate al 90%, così non è con la Legge di Bilancio 2022-2023. Il motivo di questa decisione non è stato in alcun modo spiegato. Né è dato a sapere se esiste o meno un Piano Energetico Nazionale a ché queste decisioni possano rifarsi in termini di ottimizzazione delle risorse ed efficienza energetica degli edifici. Quindi? Mistero.
Ma la fine del superbonus non deve farci desistere dal procedere con il Green Deal: in tal senso, infatti, sembra che il Governo stia lavorando alla riconferma dell’Ecobonus 65% e del Bonus Ristrutturazioni 50%, o alla modulazione di una nuova formula di incentivo: già alcuni operatori accennano ad un UNICO INCENTIVO al 75% che possa sostituire quelli ad ora in essere. Ma questo è un altro film, sempre che si decida di scriverne il copione.
Il problema principale della mancata riconferma del superbonus anche per le case singole sembra essere quello delle coperture finanziarie, ovvero le risorse necessarie per prorogare una misura di tale portata.
Tuttavia, io che sono un democristiano dell’ultima ora, penso male e pecco: perché disincentivare gli investimenti sul parco edilizio nazionale se, a detta di tutti i governi e gli enti, esso è tra i più vecchi e meno efficienti d’Europa? Forse per disincentivare le ristrutturazioni e favorire la lobby del cemento? Non so, ma sta di fatto che la manovra 2020-2021 era di gran lunga migliore, pur senza i fondi del Recovery Plan.
Vediamo assieme tutti i bonus e le loro attuali scadenze:
Ecobonus e la speranza di continuare nell’efficientamento energetico
Questo bonus consente di godere di detrazioni Irpef o Ires a seguito di “interventi atti ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici”.
L’Ecobonus riguarda tutti quegli interventi annoverabili nella dicitura “riqualificazione energetica degli edifici”. Essi vanno dalla sostituzione della singola caldaia, alla definizione e installazione di sistemi ad alta efficienza energetica per il riscaldamento e la gestione di energia, oltre che di infissi, schermature solari, condizionatori et similia.
Quando scade? 31 dicembre 2021
Questa forma di incentivazione fiscale riconferma:
- detrazioni al 50% per interventi su infissi, biomassa e schermature solari;
- detrazioni al 65% per le altre tipologie.
Detrazioni riconosciute:
- riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- miglioramento termico degli edifici – Coibentazioni, pavimenti, infissi e finestre;
- installazione di pannelli solari o fotovoltaici;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
- schermature solari;
- impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili;
- impianti di domotica e gestione per il controllo a distanza degli impianti;
- micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
- generatori d’aria calda a condensazione;
- apparecchi ibridi in pompa di calore e caldaia a condensazione.
Interventi sulle singole unità abitative | Interventi sulle parti comuni di edifici condominiali | |
Interventi ammessi | Manutenzione straordinaria, ordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, eliminazione delle barriere architettoniche; misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti, cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico. Conseguimento di risparmio energetico e misure antisismiche, bonifica dell’amianto e opere volte a evitare infortuni domestici. | Manutenzione ordinaria, straordinaria; restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia |
Detrazione | Detrazione del 50% con limite di € 96.000 per unità immobiliare. Detrazione massima € 48.280 in 10 anni. |
Regole | I pagamenti devono essere effettuati mediante bonifico bancario “parlante”. Per gli interventi di risparmio energetico è resa obbligatoria la comunicazione all’ENEA entro 90 gg. dal termine dei lavori. |
Bonus ristrutturazioni
Anche questo è, almeno sulla carta, in scadenza il prossimo 31.12.2021 e si tratta di una detrazione Irpef al 50% per le spese sostenute a seguito di interventi per il recupero edilizio. Questo bonus, noto anche con il nome di bonus casa, prevede detrazioni per un importo massimo detraibile pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
In presenza di interventi su edifici ad uso misto o condiviso il massimale detraibile massimo è di € 48.000/unità.
Bonus giardini o bonus verde
Era nell’aria da tempo, già sembrava non dovesse essere riconfermato nella precedente Manovra Finanziaria: si tratta della detrazione Irpef al 36% per le spese sostenute a seguito della progettazione ed esecuzione di opere di risistemazione del verde privato, delle coperture a verde e dei giardini pensili.
Attuale scadenza: 31.12.2021
Bonus mobili
Questo incentivo era stato pensato per ristorare parzialmente le spese sostenute per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, con l’obbligo di acquisto di soli grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+. Il senso del bonus era quello di unire l’efficienza energetica dell’edificio ristrutturato con quella del consumo energetico interno, il ché, a pensarci, ha una sua ratio.
Attuale scadenza: 31.12.2021
Bonus facciate
Come abbiamo visto, quindi, nella manovra finanziaria è di fatto prorogato SOLO IL SUPERBONUS 110% e SOLO PER I CONDOMINI. Non è inserito in manovra alcun altro bonus né per l’efficienza energetica né per le ristrutturazioni, i mobili, le facciate e i giardini. In sostanza sembra che il Governo non abbia alcuna intenzione di essere di supporto ai cittadini a ché si realizzi la transizione ecologica di cui lo stesso Governo dovrebbe essere portatore.
La politica intanto si è spesa in critiche non proprio “di Governo”. Proprio Dario Francheschini, Ministro della Cultura in forza al Partito Democratico, per primo ha criticato la mancata estensione del bonus facciate definendolo “(…) Una misura che sta funzionando. Fa lavorare le imprese e rende più belli borghi e città, dai centri storici alle periferie”.
Nonostante Arrigoni (Lega), Conte, Patuanelli e Fraccaro (M5s) abbiano espresso forte contrarietà al percorso di eliminazione dei bonus, richiedendone la piena riconferma nello stato di fatto in cui oggi si trovano, pare proprio che la scelta sia altra, per altro ben espressa da Maria Cecilia Guerra, viceministro all’Economia, che ha descritto quella dei bonus come una partita “décalage”, cioè di esclusione graduale.
LINK UTILI:
Agenzia delle Entrate: Guida ai bonus fiscali